Namastè!!!
Eccoci qui pronti per una nuova avventura. Chi vi scrive è Sonia, che con il suo fido Diego è partita all’incirca alle 3 di mattina del 23 ottobre (la mattina per me inizia verso le 11) subito dopo aver consumato una splendida cena in un ristorante a S.Massenza dove fanno il tipico churrasco brasiliano, si chiama Cà del vescovo ed è del 1492 (il ristorante, non il churrasco). Ve lo consiglio di cuore e di pancia.
Anche Daaigo (stì indiani non sanno pronunciare il mio nome) ha passato la notte in bianco, ma benché fosse il suo compleanno non ha festeggiato con gli amici, ma con la sua amata compagna (Sara).
Tornando al viaggio: partenza alle 3, volo da Milano alle 7, atterraggio a Bombay ore 1.30 di notte compreso il fuso di 4 ore e 30… Ma come in tutti i viaggi c’è qualcosa nel tuo zaino di nocivo ed altamente pericoloso: e tu ti chiedi, cosa sarà? Il dentifricio tossico? La tisana che ti sei preparata con la cura con cui prepareresti una molotov?
Noooo: il malcapitato è un cavalletto di dieci centimetri (la cui totale incolumità mi verrebbe voglia di provare immediatamente sulla zucca del controllore)
Dove aravamo rimasti? Finalmente a Bombay!!! Aspettando l’aereo delle 5 e 30 usciamo dall’aeroporto per prendere una boccata d’aria fresca (a me sembrava tabacco) e chiaramente non ci lasciano rientrare.
Ma con il mio fascino da Unna convinco un poliziotto con il mitra (il mitra sulle spalle del poliziotto) che ci fa rientrare senza superare il controllo bagagli: avrei potuto portarmi uno squalo!!!
Una volta arrivati in sala di attesa mi chiede la mancetta (il poliziotto, non lo squalo) dicendomi che è lui che fa i biglietti dell’autobus!!! Siiii penso io, li stacca direttamente dal mitra e ti fa la ricevuta… a questo punto il mio fascino da Unna sta svanendo e mi trasformo in un pittbull ed il poliziotto se ne va con la coda tra le gambe (e fortunatamente il mitra sempre sulle sue spalle)
Finalmente arriviamo a Vagator (Goa) alle 8 e 30 del 24 ottobre, troviamo una guest house e stramazziamo sul letto per un paio d’ore… e poi via a salutare i ragazzi nei centri, a incontrare lo staff di El-Shadday, a nolleggiare una moto e mettersi alla ricerca di un tetto…
(p.s. il cavalletto è stato adeguatamente imballato, celofanato, profumato e spedito come bagaglio… e nonostante le risa e gli sberleffi del personale di Linate, è arrivato incolume anche lui a destinazione)
Namastè a tutti voi
Sonia (con il disturbo di Diego)