‘Each child matters’, questo è il motto dei centri El Shaddai, come quello di Assagao, a Goa (India), dove il nostro gruppo è impegnato da più di una settimana in laboratori di volontariato artistico, che termineranno il 3 febbraio con un grande spettacolo.
Tutte le persone che frequentano questo centro lo sanno bene, che ogni bambino è importante, lo sanno Henry e Angela, due pensionati inglesi che hanno adottato a distanza tre bambini a cui pagano gli studi, e che vengono a trovare sempre più frequentemente e per periodi sempre più lunghi. Sono molto orgogliosi dei loro progressi solastici, non parlano d’altro, scherzando raccontano che i loro figli naturali, oramai grandi, sono quasi gelosi di loro.
Lo sa anche Anna, la sponsor di Anita, la ragazza nella squadra dei trampolieri, che sta facendo enormi progressi sia sui trampoli che a scuola. Anche Anna viene spesso a trovarla, si ferma parecchi mesi con Anita ed i bambini del centro, e poi riprende la sua tournée come cantante jazz in giro per il mondo.
E lo sa persino Ether, una ragazza che incontriamo casualmente in un negozio di tessuti in città, in cui vogliamo comprare del materiale per fare dei costumi per lo spettacolo finale: si avvicina a noi, ci porge una banconota per sostenere il nostro progetto, e se ne va sorridendo…