ENERGIA

  

Gianni, il nostro esperto di monociclo, aveva posto una condizione fondamentale per il suo workshop: avere un muro a disposizione, al quale i ragazzi si potessero appoggiare i primi giorni per trovare il giusto equilibrio e la giusta sicurezza.
Un muro … una cosa da niente direte voi…
Non è stato così…
Il muro non si trova.
Sulle lunghe terrazze della scuola, pochi metri di muro si intervallano con le aule delle classi che da venerdì saranno occupate da centinaia di bambini di ritorno dalle vacanze del Diwali, numerose colonne di cemento impediscono il sostegno alle ringhiere, un fossato corre lungo il muretto che circonda la scuola, al piano terra è pieno di gradini, la grande sala in cima è occupata da altri laboratori e della stradina asfaltata fuori dall’edificio non se ne parla.
Tutto per un momento sembrava perduto. Ma poi la disperazione ha lasciato il posto all’ingegno e il nostro Gianni, con l’aiuto di Sonia e di alcuni ragazzi, ha trovato la soluzione alternativa.
  
Hanno approfittato della demolizione della casetta usata come deposito negli anni scorsi, per appropriarsi di un po’ di legno. L’hanno tagliato, hanno scavato delle profonde buche nell’arida terra rossa del cortile, l’hanno piantato e hanno costruito così una staccionata alla quale i ragazzi si potranno appoggiare.
Laura, al secondo appuntamento per quanto riguarda il video, ha mostrato ai suoi studenti un montaggio delle prime riprese, ed ieri con entusiasmo ha comunicato al gruppo che è stato fatto il primo ciak. Forse tra qualche giorno ci sarà una sorpresa per quanto la riguarda.
  
Tutti stiamo bene. L’unica con qualche problema di salute è Paola alla quale è uscita di nuovo un’allergia verso qualcosa di ignoto. Si è gonfiata tutta ed è dovuta andare all’ospedale dove le hanno fatto un’iniezione ed ora deve prendere delle medicine. Sembra stia meglio, vista l’energia che sprigiona da tutti i pori e l’eccitazione per il primo giorno di laboratorio fotografico nello slum di Panjin che oggi affronterà con Timira  

OFFICINA DEL SORRISO 2009 – IN VIAGGIO

 

Dopo le grandi montagne del Nepal al cui cospetto ci inchiniamo con riverenza e rispetto, dopo la polvere masticata nelle jeep 4×4 sulle strade del West Bengala e del Sikkim, dopo le grandi metropoli di Calcutta e Bombay dove la grande contraddizione dell’India è ancora oggi ben visibile tra la consapevolezza di una corsa inarrestabile verso il progresso da una parte e la miseria più nera ed inimmaginabile dall’altra, eccoci nei posti a noi familiari di Goa.

Il gruppo è finalmente al completo con l’arrivo di Paola, Robby, Gianni e Laura dall’Italia e Timira da Bombay. L’entusiasmo è alle stelle, tanta energia e voglia di fare sono presenti in ognuno di noi e finalmente siamo pronti per partire. Oggi sono iniziati i laboratori ma di questo parleremo nel prossimo aggiornamento. Vi anticipiamo comunque alcune immagini scattate nel pomeriggio.

In questo primo blog vorrei raccontarvi (Erica che scrive) un po’ del viaggio con Sonia attraverso Nepal e India del nord.

 

 

 

 

Se da una parte le alte montagne ci hanno riempito di meraviglia con la loro imperiosa presenza, dall’altra, la visita ad alcuni centri che si occupano di bambini con un vissuto simile ai nostri ragazzi di Goa, ci ha scombussolato l’anima. Uno su tutti. Il centro di Siliguri.
Siliguri, una città a nord di Calcutta, è il crocevia di numerose strade e traffici leciti ed illeciti. Molti sono di passaggio e la prostituzione è una vera e propria piaga sociale. I fanciulli accolti nella struttura visitata, sono bimbi trovati per le strade di città lontane come Dehli, vittime di commercianti senza scrupoli che li hanno comprati dalle famiglie, venduti e rivenduti, passati di mano in mano più volte, per incrementare le fila del lavoro minorile e la prostituzione infantile.

L’Organizzazione si prende cura di loro e ne garantisce l’istruzione presso scuole governative, ne assicura l’assistenza sanitaria, cerca le famiglie e vede se ci sono i presupposti per farli tornare a casa, e tanto altro. Ci siamo fermate un intero pomeriggio a giocare con alcune ragazze ospitate anche di notte perché non hanno altro posto dove andare. E’ stata un’esperienza molto forte e il desiderio di ritornare in futuro con un piccolo progetto è presente tutt’oggi.

La scuola di Fausto de Stefani, poco distante da Kathmandu è stata una piacevole sorpresa. Tanto lavoro è stato fatto e si vede. Ci sono circa 750 studenti di diverse età. Oltre alle normali aule si possono trovare classi di fisica, chimica, biologia e un centro nido per i più piccoli. Un dormitorio e una mensa sono in fase di costruzione.
Abbiamo visitato inoltre una scuola a Nagpur, sempre in Nepal, che ospita ca. sessanta di orfani e un piccolo centro diurno a Gangtok nel Sikkim con cui El Shaddai collabora da circa un anno. Tante possibilità per piccoli percorsi creativi in un domani.
Se qualcuno fosse interessato a farvi visita siamo ben lieti di fornire informazioni, indirizzi e numeri di telefono.
Ora siamo a Goa pronti per un nuovo ed entusiasmante progetto. Venerdì abbiamo incontrato i ragazzi (quest’anno saranno un centinaio) ed oggi abbiamo iniziato i lavori.
Tutti chiedono di Barbara, Diego, Giacomo, Selena, Stefano, clown Matteo e Sara. Nomi a loro noti e mai dimenticati. Un saluto speciale a loro che tanto hanno dato per la crescita di questo progetto negli anni scorsi.
Un benvenuto e un buon lavoro ai nuovi amici e un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno sostenuto e permesso di essere qui anche quest’anno, nella certezza che l’arte è uno strumento di crescita non solo per i ragazzi con cui ci accingiamo a lavorare ma anche per tutti noi.
Arrivederci alla prossima.

 

 

 

  

PROGETTO OFFICINA DEL SORRISO – INDIA 2009

 PROGETTO “OFFICINA DEL SORRISO 2009”

Il progetto Officina del sorriso 2009, curato dall’Associazione Teatro per Caso di Nago in collaborazione con l’Associazione Mercurio di Riva del Garda, prevede la realizzazione di laboratori creativi interdisciplinari (teatro, danza, acrobatica, monociclo, video, fotografia) rivolti allo studio di un tema comune (l’equilibrio), i cui destinatari sono: bambini ed adolescenti ospitati nei Centri El Shaddai Street Child Rescue e le ragazze e i ragazzi dello slum di Panajim, Goa, in India.

I laboratori culmineranno, nella fase finale, in un evento performativo multimediale, che accoglierà le creazioni artistiche teatrali, audio e video e una mostra fotografica, realizzate dagli stessi ragazzi durante il periodo di ricerca.

Allora a presto!

 

progetto 2009

officina del sorriso
India 2009

1 novembre -30 novembre

gli aggiornamenti del blog inizieranno dall’1 novembre