Sabato pomeriggio a Peja

Finalmente il nostro spettacolo anche a Peja in Kossovo. È sabato, giornata calda con sole e tanta gente che passeggia lungo la promenade del centro della città. È proprio qui che andremo a performare tra qualche ora, aiutati ad allestire il palcoscenico dai molti giovani volontari del centro giovanile “Zoom” di Peja (il luogo in cui svolgiamo i nostri laboratori).

Tante mani fanno finire in fretta il montaggio e quindi sfruttiamo il tempo di attesa per la partenza dello spettacolo gonfiando palloncini per i più piccoli ed inventandoci un improvvisato set fotografico.
Palloncini in piazza a Peija Kossovo

Con grande sorpresa molta gente di passaggio, vecchi con abito tradizionale, famiglie, giovani ragazzi e bambini si prestano per i ritratti, lasciandoci i loro sorrisi.

Saluti da Peija Kossovo 1
Saluti da Peija 2

Allo spettacolo assistono più di cento persone, soprattutto bambini, e alla fine della performance sono in tanti a congratularsi e ringraziare per questa ora di allegria. Nonostante lo stato di salute precario (nausea, raffreddori, febbre e mal di testa) siamo riusciti ancora una volta a regalare sorrisi e leggerezza al pubblico.
Happy children Peija Kossovo

Il Kossovo è lo stato più giovane dell’Europa, con la sua indipendenza proclamata solamente nel febbraio 2008 e riconosciuta da 92 di 193 paesi, tra cui gli USA e la Germania. La maggioranza degli abitanti sono kosovari, con minoranze serbe, bosgnacche, turche ed egiziane. Circa metà della popolazione è sotto ai 25 anni, uno dei segni  più evidenti lasciati dal drammatico conflitto del 1999. Pensate che Peja è stata distrutta all’80%, ma oggi, a12 anni dalla guerra, non c’è una casa che non sia stata ricostruita. Dalla frontiera serbo-kosovara fino in città abbiamo visto quasi solo case nuove o comunque ristrutturate.

La città di Peja il sabato è piena di vita, vi sono locali e ristoranti attraenti da cui si sente ogni tipo di musica moderna europea, le auto sono di produzione recente, vi sono bei negozi e quasi tutti i giovani hanno telefonini dalle ultime versioni.

Ogni tanto passa qualche carretto trainato da un cavallo, un gregge di pecore, e i mendicanti per strada ricordano che qui c’è pure molta povertà.

Il sole tramonta dietro la bellissima catena di montagne “Rugova “ oltre le quali si estende il Montenegro, e ci ricorda ancora una volta la somiglianza fisica di questa terra con il Trentino.

Tutto pronto per lo spettacolo in piazza Peija Kossovo

Articolo su Kozarski vjesnik di Prijedor

Articolo officina del sorriso 15 ottobre 2012

“Visita del teatro itinerante di Trento”

PERFORMANCE ARTISTICA A LJUBIJA

Il teatro itinerante di Trento in collaborazione con l’Agenzia della democrazia locale di Prijedor ha realizzato la performance artistica Officina del sorriso presso la scuola dell’obbligo „Mladen Stojanovic“ di Ljubija. Il programma è stato seguito con tanto entusiasmo da oltre 100 ragazzi, studenti della scuola.
Sladjana Miljevic, rappresentante dell’Agenzia della democrazia locale, ha detto che il progetto „Officina del sorriso“ si realizza dall’anno 2006 come iniziativa del Teatro per Caso di Nago in collaborazione con l’associazione „Mercurio“ di Riva del Garda. Si tratta di un gruppo di artisti, che, oltre alla recitazione, realizza anche le attività di fotografia, danza, pittura, regia e altri tipi di arte, destinata ai bambini e ai giovani.
„Forse sarebbe stato più visibile e attraente se gli artisti italiani si fossero presentati in piazza principale di Prijedor. Eppure, noi abbiamo scelto Ljubija proprio per offrire ai ragazzi di Ljubija quell’opportunità perchè loro non hanno le possibilità di godersi la vita culturale di Prijedor“, ha aggiunto Sladjana.
Il tour è iniziato il 14 ottobre e durerà fino al 20 novembre e oltre Prijedor, la squadra teatrale si presenterà anche a Kraljevo, Pec/Peja, in Giorgia e in Armenia.
L’obiettivo del progetto è attivare la popolazione locale nel divulgare l’energia positiva attraverso la lingua universale dell’arte, scambio di esperienze, integrazione sociale e creazione di contatti per la realizzazione di eventuali futuri progetti insieme.
Il progetto „Ofifcina del sorriso“ è sostenuto dall’associazione Trentino con i balcani di Trento, Cassa rurale Alto Garda e del Comune di Arco.

Peja/Pec

After the rain… c’è da mettere a posto le cose, è tutto bagnato…
Panni stesi al sole dopo il nubifragio di Kralijevo
E quindi, eccoci qua: Peja/Pec ci ha accolto e con uno stuolo di delegazioni di associazioni. Qui siamo alla riunione di coordinamento presieduta dal Tavolo Trentino coi Balcani di ieri mattina.
Incontro ufficiale con Trentino Balcani a Peija
Giusto il tempo di presentarsi, di spendere due parole sull’idea del progetto, e via di corsa ai laboratori che si svolgono attorno al Centro culturale giovanile di Peja/Pec.

Giocoleria:
Laboratorio di giocoleria 1

Musica:
Laboratorio di musica

Video:
Laboratorio di video 1

Gli allievi del teatro sono arrivati dopo due ore, ma sono arrivati, e la soddisfazione di Erica (e di tutti noi) è grande, perchè lavora con i bambini del quartiere multietnico di Shtatë Shtatori. E proprio tra pochi minuti, questo quartiere sarà esplorato con le telecamere dal gruppo 1 del laboratorio video.
Siamo tutti molto felici di come si stanno svolgendo i laboratori, da quello della musica al teatro alla giocoleria, l’entusiasmo dei ragazzi è molto alto e anche quello degli organizzatori… noi stiamo bene, sentiamo di essere sul percorso giusto.

Domani, alle 15.30, è previsto il nostro spettacolo “The trip” nella piazza di Peja/Pec.
So, hear you soon…
Pubblico di strada

Kraljevo

Eh beh, a Kraljevo non piove mai ma oggi sì. D’altra parte verso le 17 il nostro  amico Meteo si annunciava così:
cielo plumbeo a Kraljevo
Allestisci, porta pazienza, incrocia le dita, tutta Positive Youth è alle prese con le casse Montarbo di Mercurio (500 kg l’una), insomma ci siamo: manca solo la clemenza del cielo.
Ma sarà la la lampadina giusta

L’occasione è propizia per una Pivo (è buona la birra qui, sai, come quella ceca, tedesca, o come in Alto Adige che appena superi il confine provinciale diventa subito più buona, ecc). Aspetta aspetta e il diluvio comincia. Due, tre e poi cinquecento gocce al secondo.

Un fuggi fuggi verso i cavi Cannon (si scrive così), ciabatte di ogni tipo, fari e tutto il materiale (siamo bravi) già bell’è impacchettato con i sacchi delle immondizie. Non accenna a diminuire. Dopo due ore smette. Che facciamo?

Tutto pronto a Kralijevo Serbia ma nubi nere all'orizzonte..

Decidiamo di non rischiare di saltare per aria per via dei cavi elettrici, l’acqua che tocca i cavi, ecc. D’altra parte Stefanone non è ancora qui: ci raggiungerà il 26 a Peja/Pec. E così si smonta, e si carica. E ricomincia a piovere… e in fondo è andata così.

Purtroppo Voikan, Elisabeth e il duo Nikola&Nikola e così tutta la Nievskij Prospekt di Kraljevo (come la chiama Laura) non hanno potuto godere del nostro spettacolo. Come si fa? Non so, ci penseremo. Ma domattina partiamo per il Kosovo. La strada è più o meno lunga, l’attesa in dogana, più o meno lunga. E’ tutto un po’ più o meno lungo qui. Anche oggi, per non andare fuori moda, abbiamo allungato l’autostrada di 35 km. Ehhh, mi son sbagliata, tutto qua.

Qui si parte, e l’importante è partire. Sempre.

Ah, per il momento godetevi questo LINK al tracciato fotografico del nostro viaggio su Gmaps. Arrivederci in Kosovo.

Prijedor

Prijedor, ebbene sì. Sladja l’abbiamo incontrata, come potrete vedere nel trailer. Emozionante il primo spettacolo di fronte ad un centinaio di ragazzi e ragazze della scuola di Ljubia. E’ stata sua l’idea di rappresentare qui e non nel centro città. Valorizzare la periferia. E ce n’è davvero bisogno, un po’ dappertutto.

La Bosnia ci ha accolto nel cuore della notte. Al risveglio, latte di mucca come quando avevo sei anni. E poi quest’autunno incantevole, il paesaggio che ti abbraccia, come le casette abbracciate alla terra.

Tutto di corsa. Siamo artisti di strada, in carovana moderna. Si fa si incontra si scambia e si riparte. Via. Da una dogana all’altra: Slovenia Croazia Bosnia Croazia Serbia…

A presto, a Kraljevo. Con tappa a Belgrado.

I bambini di Liubija dopo show