PARADE ! PARATA !

  

19 novembre – Giornata mondiale della prevenzione sull’abuso dei bambini – info
Anche noi eravamo presenti a Panjim nella grandissima parata organizzata per questo evento. Noi e i nostri ragazzi, assieme a centinaia altri bambini e adulti provenienti da diverse scuole e centri di Goa.
Ci siamo preparati bene. Monocicli, trampoli, acrobati e bolle di sapone hanno aperto il corteo che ha attraversato la capitale di Goa per circa due chilometri, per giungere infine al parco dove si sono tenuti i discorsi ufficiali e tante altre performances. Un vortice di colori, costumi sgargianti, palloncini colorati e tanti, tanti bambini festanti hanno reso questa giornata indimenticabile.
La manifestazione è stata organizzata dalle organizzazioni Scan (stop child abuse now), Child Line ed El Shaddai che quotidianamente si occupano di minori vittime di abusi fisici e morali.
L’Officina del Sorriso è stata invitata a partecipare e noi abbiamo accolto l’invito con entusiasmo.
Nella galleria fotografica potrete vedere alcune immagini di questo importante evento.
  
Intanto i laboratori multidisciplinari continuano. Sono state organizzate delle uscite di lavoro con i ragazzi del video e della fotografia che sicuramente daranno nuovi spunti e nuovi stimoli ai nostri piccoli reporter, si stanno preparando le coreografie di danza e i quadri teatrali, mentre Gianni e Sonia sono in piena attività per quanto riguarda il momento dei monocicli e dell’acrobatica aerea.
L’evento finale è previsto per giovedì prossimo. Siamo entusiasti!!!!!!!
  

OFFICINA DEL SORRISO 2009 – FOTOGRAFIA 1

 

 

Paola scrive:

“I partecipanti usano semplici macchine fotografiche compatte a pellicola. Obiettivo del corso: avvicinare i partecipanti a una nuova forma di espressione e narrazione che e’ la fotografia. Incoraggiare i ragazzi ad esprimere sè stessi in modo libero e creativo attraverso l’immagine. Trovare una propria forma di racconto usando la forza dell’ immagine, che non ha limiti ed e’ universale come linguaggio.
Metodologia di insegnamento: gruppo di 12 ragazzi/ne. Si introduce inizialmente il concetto di fotografia, i vari tipi di fotografia e il suo uso. Si spiegano le basi tecniche e compositive della fotografia, supportando il tutto con diagrammi e immagine a slide show proiettate. Esercizi pratici spezzano e alleggeriscono  le fasi piu’ tecniche e intensive del workshop. Il primo esercizio fotografico di casa sara’ una serie di ritratti di famiglia. Dopo 5 lezioni si inizia a realizzare la prima uscita fotografica di gruppo all’ interno dello slum, accompagnati dai tutor del Centro El Shaddai. L’assegnazione di temi fotografici ben specifici aiuta i ns. piccoli fotografi a focalizzare i soggetti da ritrarre. I successivi due incontri serviranno a analizzare, discutere e valorizzare le immagini dei ragazzi con gli stessi ragazzi, facendolo a coppia o a piccoli gruppi si facilita la interazione ed espressione dei propri punti di vista a tutti i partecipanti. Ci saranno altre uscite fotografiche, diciamo almeno 2, ma l’ intenzione e’ quella di lasciare lavorare piu’ liberamente possibile, e in modo autonomo senza accompagnamento, i ragazzi,nello slum.
Le ultime due lezioni serviranno per selezionare insieme agli autori le immagini per la mostra finale, e stendere i testi accompagnatori per le foto, che dovrebbero essere realizzati in modo spontaneo e personale dai ragazzini.

Il ns. workshop sta andando bene, i ragazzi sono sempre molto presenti, partecipano e si entusiasmano, e nonostante alcune sedute abbastanza tecniche e ripetitive sulla composizione nella fotografia per esempio, non ce’ uno che molla, che si annoia o che vuole andare a casa prima. E le macchinette fotografiche vengono tenute in mano oppure appoggiati in terra vicino ai vari “proprietari”come dei piccoli preziosi tesori.
Sono felice, abbiamo fatto un altro passo in avanti per quanto riguarda la conduzione del workshop rispetto alla Palestina…..e io mi sono affezionata a tutti quei piccoli e dolci musetti.”