OFFICINA DEL SORRISO 2009 – MONOCICLO 1

Gianni scrive:

“Ciao bella gente!
Questo corso è iniziato non troppo bene, abbiamo avuto un sacco di problemi per gli spazi, normalmente in Italia ho sempre insegnato in palestra o comunque in un campo con superficie piatta. In india le cose sono ben diverse ma pure i ragazzi non sono da meno. In otto giorni sono riusciti in qualcosa che pure io stento a credere, in otto giorni sono stati capaci di andare da soli su un terreno che è veramente inadeguato. L’impegno e la determinazione è la caratteristica che accomuna questi ragazzi.
Voglio ricordare i loro nomi, i primi due sono due ragazze ( Munni, Poornima, Uday, Akshay, Sharukh, Venkat, Ramesh, Rahul, Sandeep, Shekhar, Krish )
Ora inizia la vera impresa, preparare una dimostrazione in pochi giorni, speriamo che il mio inglese mi sostenga abbastanza per riuscire in tutto questo. Aspetto suggerimenti.
Un saluto a tutti.”

Gianni )–o

SEREN SARA’

  

Tanushree Biswas, la nostra amica e collaboratrice di Pune nonchè filosofa del gruppo, ha scritto l’aggiornamento che segue, ed è con piacere che noi lo pubblichiamo. Invitiamo anche voi ad inviarci suggerimenti sul concetto di equilibrio (Balance), tema del progetto 2009. Cos’è l’equilibrio secondo voi?
Prima però due notizie riguardo la situazione all’interno del gruppo. Gianni è KO probabilmente per via di un virus intestinale e Timira ha un piede fasciato a seguito di una botta accidentale (i raggi x dicono che un osso è scheggiato). Noi li aspettiamo in piena forma per i prossimi giorni di progetto.
 
   
 
Eccovi lo scritto di Tanu:
 
 
What is Balance?
If only we could tell.
An Earth out of Balance,
Untimely cyclonic clouds,
In an Indian winter sky.
 
What is it after all?
An objective search
for a subjective trauma.
 
Will we find it?
After all.
An Answer.
Or will we find it
In Body and Mind
Though not in words.
 
I am in the Goa Express (train no. 2776). Peter* kept his word and rode me here in the nick of time. The rains were setting in, it seemed. But its a cyclone actually, somewhere in Gujrat I heard. I am not sure. We are facing “side effects” I was told by my worried father, who I am guessing was playing it cool. The world is in crisis, we all know that.
 
The journey has been from Fantasy to Reality, somewhere in between them we stand. Always on the edge. Balancing our acts, as smooth as possible. Pretending to understand the ‘what’ and ‘how’ of our movements.
 
Perhaps, in our Movement lies the answer, or perhaps in capturing those Movements and documenting memories we could well reflect on what has passed us.
 
 
Serene and surreal; the clouds fog our visions and the Sun has yet to resolve its conflict with the horizons of Goa.
 
So far…
 
‘Sereno e seren sarà se non sara sereno…sara’
 
* The Tanzanian-Indian owner of the residence ‘Boons Ark, Vagator’ where the team dwells now.
 
  

OFFICINA DEL SORRISO 2009 – TEATRO 1


Erica scrive:

“Sono venticinque i ragazzi coinvolti nel laboratorio teatrale. Alcuni di loro provengono dal gruppo che ha partecipato negli anni scorsi all’allestimento e alla messa in scena dello spettacolo “Fantasia”. E’ stata una scelta voluta perché conto molto su di loro e sul loro vissuto in ambito teatrale. Loro sono di stimolo per i nuovi arrivati e i risultati si vedono. Attraverso l’improvvisazione vogliamo arrivare a qualcosa di concreto per quanto riguarda  la drammaturgia e la preparazione dell’evento finale. Assieme abbiamo capito che l’equilibrio non può essere concepito solamente da un punto di vista fisico e che diverse possono essere le sue definizioni. Per viverlo a pieno, sperimentiamo quotidianamente anche il suo opposto…  solo così risulteremo credibili agli occhi del pubblico che avremo davanti.

Sono molto felice dei miei ragazzi. Dopo quattro anni, vedere una ragazza che alza la mano per offrirsi volontaria in una situazione difficile, mi ha riempito di orgoglio. Per una volta, la concentrazione non è rivolta solo alla messa in scena finale ma a tutto quanto permette di arrivarci nel migliore dei modi. Quest’anno non è così  importante la meta ma il viaggio che ci conduce ad essa. Abbiamo deciso di essere una grande famiglia in queste settimane e all’interno di una famiglia tutti hanno la stessa importanza. Tutti fanno tutto, tutti sperimentano tutto.

Il giudizio e il commento sono lasciati fuori dalla stanza che ci protegge. Solo così impariamo a volare alto.”

 

OFFICINA DEL SORRISO 2009 – ACROBATICA 1

Sonia racconta:

“Sunanda, Pryanshi, Ramesh, Raju e Babu (ve lo ricordate? Se cliccate sul suo nome si apre un post del 2007, Babu è il ragazzo che legge il giornale….), sono loro il punto di equilibrio di questo workshop di acrobatica aerea. C’era anche la piccolo Sheryl quando abbiamo iniziato una settimana fa ma dopo poche lezioni mi sono resa conto che per lei era troppo faticoso ed anche un po’ frustrante, visto che non riusciva ad alzare i piedi da terra. Ma lei non mollava, decisa e determinata insisteva e cadeva.
Ma qual è il nostro obiettivo, creare a tutti i costi una bambina prodigio o permetterle di divertirsi ed esprimersi attraverso il gioco? Ora Sheryl saltella di qua e di la nel laboratorio di danza felice e consapevole di ciò che in questo momento è in grado di fare.
Tutti i giorni assieme ai miei splendidi ragazzi montiamo i tessuti su di un albero e andiamo alla ricerca del nostro equilibrio, sospesi in aria. Forti sono le sensazioni e grandi i disequilibri che si sentono mentre ti muovi e tutto il tuo corpo interagisce con questo morbido tessuto. Forza e resistenza sono elementi base e con l’allenamento aumentano in tutti i ragazzi. Ma sono le emozioni che entrano in gioco e permettono di crescere. Paura, insicurezza e timidezza a poco a poco svaniscono, per lasciare il posto a coraggio e fiducia in se stessi mentre cresce il desiderio di sperimentare nuovi disequilibri.