Mercoledì 6 febbraio 2013 alle 10.30 nell’auditorium della Scuola primaria G.G.Tovazzi di Volano verrà presentato il viaggio di volontariato artistico “Italia Armenia On the road 2012“.
Articolo on line sul progetto Italia Armenia On the road
Il nostro recente progetto Italia Armenia On the road trova spazio sulle pagine di No profit in Trentino. Grazie della condivisione!
Arrivederci al prossimo progetto
Cari amiche ed amici,
il nostro progetto è terminato. Siamo rientrati a casa dopo aver percorso 9.300 km attraverso undici Paesi, dopo 5 repliche dello spettacolo “The trip”, 2 progetti laboratoriali di otto giorni con 2 spettacoli multimediali conclusivi in 2 Paesi…
Prijedor, Lijubja, Kraljevo, Peja, Vitomirica, Tserovani, Tbilisi, Gyumri, Yerevan. In ogni luogo incontri importanti, persone speciali.
Siamo tornati con il ricordo di tanti visi accoglienti, di molta ospitalità e di autentico scambio.
Con l’augurio di incontrarci presto e con un grande grazie,
un abbraccio dall’Officina del sorriso
Sara, Erica, Paola, Stefano, Laura e Riccardo
Dear friends,
our project is over. We are now back home, after 9.300 km, 11 different countries, 5 shows, 2 workshops’ projects and 2 final shows in 2 different countries… and so on.
…Prijedor, Lijubja, Kraljevo, Peja, Vitomirica, Tserovani, Tbilisi, Gyumri, Yerevan. In every place important meetings, special people.
We have in mind all your smiles, your exquisite hospitality and heartily welcome. We thank you once more for this chance to exchange feelings, cultures and experiences.
We hope you liked it, you will be in our hearts.
A big hug from all of us.
Qui i link per continuare a viaggiare…/Keep traveling….
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see you soon…
Armenia, finalmente
Armenia, finalmente. La meta finale del nostro viaggio. Ci appare in una giornata inizialmente nebbiosa. I colori della sua terra aspra ed affascinante si rivelano a poco a poco. Terra antica, millenaria. Greggi isolate nelle distese dell’altopiano, pastori a cavallo, cani che ci seguono con lo sguardo, stormi danzanti di uccelli migratori.
C’e’ ancora un senso di scoperta in noi, non pensiamo al ritorno, ma a raggiungere Gyumri, una citta’ dell’Armenia nordoccidentale, ad altitudine 1.500 m. La citta’, duramente colpita dal terremoto del 1988 e’ famosa per aver dato i natali al maestro spirituale Georges Ivanovič Gurdjieff.
Qui siamo ospiti del Dott. Antonio Montalto, Console onorario d’Armenia e fondatore della Fondazione Family Care, presso Villa Kars. “…Tra i progetti più ambiziosi della fondazione Family Care la promozione turistica, dedicata alla relazione integrata, proprio perchè Antonio Montalto crede che anche attraverso il turismo si possa instaurare un nuovo dialogo tra Armenia e Turchia, unite da una comune cultura ma divisi dai residui di odio dal genocidio.”
Grazie alla Fondazione Family Care e anche all’aiuto del Dott. Pietro Kuciukian, scrittore e giornalista, entriamo in contatto con Madre Arussiag, che dirige l’Istituto Our Lady of Armenia Boghossian Education Centre. Il centro e’ una istituzione socio-educativa che si occupa di sfamare e sostenere gli orfani e i bambini svantaggiati.
E’ qui che si svolge il nostro ultimo spettacolo, all’interno di un bellissimo teatro. Grazie anche alla collaborazione di Anahit, giovane professoressa di inglese e spagnolo impiegata presso la Fondazione Family Care, presentiamo al pubblico di Gyumri “The trip”, portando una nota di colore nell’ormai freddo altopiano armeno.
Ma e’ a Yerevan dove davvero concludiamo il nostro viaggio: sulla Komitas Avenue, nell’ex Hotel Praha-Arabkir. L’edificio ospita numerose famiglie di profughi armeni, provenienti dal Nagorno Karabagh, regione contesa da armeni ed azeri nella guerra degli anni Novanta, e di sfollati di Baku in Azerbaijan. Vivono in piccole stanze singole, spesso con un solo letto e un divano accanto alla cucina.
Il mio contatto e’ Manushak, una donna armena che, dopo una parentesi di sette anni a Mosca, e’ tornata all’albergo-casa di Yerevan con in suoi due bambini per trascorrervi l’inverno.
Improvvisiamo una festicciola con canti e danze, nell’umanita’ di questi piccoli spazi, dove l’ospitalita’ e’ un valore primario.
Siamo visibilmente commossi e quasi increduli, perche’ sembra che qui si incarni l’essenza del nostro messaggio: viaggiamo attraverso i paesaggi, le persone e l’arte; l’arte e’ relazione, valica i confini, avvicina i cuori.
I video di Tserovani
Questo è il primo dei tre film girato a Tserovani, nel campo profughi di guerra in Georgia.
Il film, di Ani e Tamta, è il racconto di una ragazza che scopre di voler diventare fotografa e inizia a studiare per coltivare il suo progetto di vita.
http://www.officinadelsorriso.org/blog/?p=25592885
“Magida”, di Beqa e Giorgi, un termine che in georgiano e in basco significa “tavolo”; qui si narra dell’incontro di due culture intorno al tavolo di un caffè.
Film girato a Tserovani, nel campo profughi georgiano. Officina del sorriso on the road
http://www.officinadelsorriso.org/blog/?p=25592885
“Tserovani’s News”, di Levani, Mari, Kety, Tamta, mostra quattro servizi giornalistici sui problemi concreti del villaggio, sulla memoria dei suoi abitanti e sulle speranze per il futuro, curati da una giovanissima redazione.
Girato a Tserovani, Georgia dall’Officina del sorriso
http://www.officinadelsorriso.org/blog/?p=25592885