Children Day.
La giornata dedicata al bambino, che ogni anno si festeggia qui in India, non poteva essere onorata in modo migliore.
A mezzogiorno tutto il gruppo “Fantasia” (qui ormai i nostri ragazzi sono conosciuti con questo nome d’arte, sull’onda del grande spettacolo di teatro di strada allestito nei primi due anni di progetto) si riunisce alla Shanti Niketan School. Gli artisti indossano i costumi che Barbara ha confezionato in passato, i trampoli e i monocicli, assieme a tutta l’oggettistica, sono caricati sulla Jeep di El Shaddai, l’autobus ci sta aspettando all’entrata della scuola…
Destinazione Margao, a sud di Goa.
Tutta la città vedrà sfilare centinaia di ragazzi in un’immensa parata contro l’abuso sui minori. Il gruppo “Fantasia” aprirà il corteo con danze, oggetti volanti, acrobazie, jugglering e bolle di sapone.
Arriviamo alla “Stepping Stone”, uno dei centri di El Shaddai, in perfetto orario per il trucco e gli ultimi dettagli. Decine di bambini e bambine di strada ci abbracciano e ci danno il benvenuto. Rimaniamo basiti… la loro energia è travolgente (nel senso vero del termine… dobbiamo stare attenti a non cadere per terra, da tanta è la loro irruenza). “Stepping Stone” è un centro diurno che accoglie bambini e bambine che altrimenti sarebbero sulla strada a vivere di espedienti. La sera, questi fanciulli tornano alle loro famiglie.
Ora li vediamo spintonarsi per salire sull’autobus che li porterà all’inizio della parata.
Inizia a piovere…
Pensiamo…. Giorno perfetto per fare una parata: domenica pomeriggio con i negozi tutti chiusi, pioggia a catinelle, nessuno in giro.
Non sarà certo questo a buttarci giù…
Aspettiamo che il tempo migliori e poi via, tutti quanti, pronti a rendere questo giorno indimenticabile.
La parata ha inizio, la gente esce dalle case, si affaccia ai balconi, ci segue …
Il clima di festa è travolgente nonostante la musica non funzioni!!!!!!!!!!! (e ti pareva…)
Credeteci… fare una parata senza musica, e non farla sembrare un corteo funebre richiede un sacco di energia.
Arriviamo in un parco, dove tutti i partecipanti sono fatti accomodare per i discorsi di rito.
Noi ne approfittiamo… chiamiamo la banda che seguiva il corteo (per questo le note non arrivavano alle nostre orecchie!!!), chiediamo ai musicisti di suonare e i nostri ragazzi iniziano a improvvisare: danze acrobatiche su trampoli, jugglering e tricks di monociclo si intrecciano a ritmo incalzante!
Bellissimo!
Alla fine di tutti i discorsi, una standing ovation del pubblico per i nostri piccoli artisti, è stata il più bell’applauso che ci potesse essere.