I film del laboratorio di video

Questi sono i film prodotti da sei allievi nell’ambito del laboratorio video nei giorni 18-19-22-23 ottobre 2012. Se considerate che abbiamo realizzato due ore di riprese, abbiamo lavorato sull’idea prima e avuto in totale la disponibilità di circa 8 ore di corso… ne sono estremamente soddisfatta. Nessuno si è risparmiato, ha dato fondo alle proprie capacità immaginative, ha sperimentato, ha utilizzato quel che di buono c’è… scoprendo anche che si può improvvisare una colonna sonora artigianale in quattro e quattr’otto per rendere il proprio video completamente originale…

Happy children
Questo gruppo si è concentrato sull’esperienza teatrale dei bambini di 7 Shtatori, quartiere multietnico di Peja.

The Explore
Un racconto poetico sul tema del viaggio.

Peja on my mind
Besa racconta la città di Peja, la situazione dei giovani, le speranze per il futuro.

Manca un giorno allo spettacolo finale dei ragazzi

Il tempo corre anche qui a Peja, siamo agli sgoccioli dei nostri laboratori, nel vero senso della parola, dato che per i motivi più vari, tra cui la festività musulmana del Bajram, i giorni di workshop sono stati ridotti da sei a quattro. Tutti noi stiamo facendo i miracoli per riuscire a portare in scena un piccolo spettacolo multimediale che vede protagonisti 40 ragazzi e ragazze, con sole otto ore di laboratori alle spalle.
Appunti per lo spettacolo finale
Nel centro giovanile di Peja, attivo dal 2005, oggi un importantissimo punto di riferimento sociale e giovanile per questa città, e dove si alternano oltre 200 ragazzi e ragazze che usufruiscono di diverse proposte di corsi, che vanno dalla danza alle arti marziali e dalla fotografia al teatro, questo pomeriggio si lavora a mille.
Montaggio di video con Sara
Sara, insieme ai suoi sei allievi, è impegnata a montare le riprese realizzate due giorni prima in città; ne escono tre diversi video che raccontano il tema del viaggio attraverso le loro diverse sensibilità, esperienze e punti di vista. Sotto la guida di Sara, si compongono le immagini, i testi, le interviste e, dato che i ragazzi rivelano abilità e capacità inaspettate anche in campo musicale, vengono create delle piccole colonne sonore registrate sul momento e usate poi per accompagnare i loro videoclip.
In viaggio nell' Odeissea di Ulisse
Dalla grande sala di ginnastica si odono urla e passi da elefante; sono i bambini del gruppo teatrale che insieme ad Erica, con l’aiuto di Laura, Liridon e del traduttore Fitim, stanno viaggiando attraverso l’Odissea. Apro la porta e li osservo, sono bambini provenienti dal quartiere periferico di Shtat Shtatorë, alcuni dei quali appartengono alla minoranza etnica egiziana e rom. Mi emoziono a vederli interpretare la figura di Ulisse nel suo viaggio di ritorno verso casa. Lo spettacolo è stato allestito in sole sei ore di lezione tra varie difficoltà, tra cui quella della lingua. Anche Erica, alla fine di questo pomeriggio faticoso ma gratificante dal punto di vista dei risultati raggiunti dal suo gruppo, stringe Laura in un commovente abbraccio e manda baci e sorrisi ai suoi piccoli attori.
In volo laboratorio di acrobazia
Un due tre, un due tre… eh sì, perché sono già tre le palline con cui i ragazzi di Riccardo si alternano negli esercizi di giocoleria… Poi, diablo, salti e movimenti acrobatici. Manca un giorno anche per loro e sicuramente si dovranno allenare questa notte, ma alla fine ce la faranno e ci lasceranno tutti a bocca aperta.
Laura durante laboratorio musica
Il gruppo di musica, diretto da Laura, insieme alla sua inseparabile fisarmonica, è composto da sei ragazzi e tre ragazze, che domani uniranno le loro differenti voci, strumenti e personalità in un’unica armonia. Il gruppo presenta una canzone di antica origine africana, un canone yiddish e una canzone di gioia albanese-kossovara, sulle cui note i ragazzi esploderanno in una vera ovazione.
La musica non ha confini ed è un bell’esempio di unione di culture di tutto il mondo.

A domani quindi. Ci attende una bella sfida, prove generali e spettacolo finale, tutto in un solo pomeriggio, incrociamo le dita!

Sabato pomeriggio a Peja

Finalmente il nostro spettacolo anche a Peja in Kossovo. È sabato, giornata calda con sole e tanta gente che passeggia lungo la promenade del centro della città. È proprio qui che andremo a performare tra qualche ora, aiutati ad allestire il palcoscenico dai molti giovani volontari del centro giovanile “Zoom” di Peja (il luogo in cui svolgiamo i nostri laboratori).

Tante mani fanno finire in fretta il montaggio e quindi sfruttiamo il tempo di attesa per la partenza dello spettacolo gonfiando palloncini per i più piccoli ed inventandoci un improvvisato set fotografico.
Palloncini in piazza a Peija Kossovo

Con grande sorpresa molta gente di passaggio, vecchi con abito tradizionale, famiglie, giovani ragazzi e bambini si prestano per i ritratti, lasciandoci i loro sorrisi.

Saluti da Peija Kossovo 1
Saluti da Peija 2

Allo spettacolo assistono più di cento persone, soprattutto bambini, e alla fine della performance sono in tanti a congratularsi e ringraziare per questa ora di allegria. Nonostante lo stato di salute precario (nausea, raffreddori, febbre e mal di testa) siamo riusciti ancora una volta a regalare sorrisi e leggerezza al pubblico.
Happy children Peija Kossovo

Il Kossovo è lo stato più giovane dell’Europa, con la sua indipendenza proclamata solamente nel febbraio 2008 e riconosciuta da 92 di 193 paesi, tra cui gli USA e la Germania. La maggioranza degli abitanti sono kosovari, con minoranze serbe, bosgnacche, turche ed egiziane. Circa metà della popolazione è sotto ai 25 anni, uno dei segni  più evidenti lasciati dal drammatico conflitto del 1999. Pensate che Peja è stata distrutta all’80%, ma oggi, a12 anni dalla guerra, non c’è una casa che non sia stata ricostruita. Dalla frontiera serbo-kosovara fino in città abbiamo visto quasi solo case nuove o comunque ristrutturate.

La città di Peja il sabato è piena di vita, vi sono locali e ristoranti attraenti da cui si sente ogni tipo di musica moderna europea, le auto sono di produzione recente, vi sono bei negozi e quasi tutti i giovani hanno telefonini dalle ultime versioni.

Ogni tanto passa qualche carretto trainato da un cavallo, un gregge di pecore, e i mendicanti per strada ricordano che qui c’è pure molta povertà.

Il sole tramonta dietro la bellissima catena di montagne “Rugova “ oltre le quali si estende il Montenegro, e ci ricorda ancora una volta la somiglianza fisica di questa terra con il Trentino.

Tutto pronto per lo spettacolo in piazza Peija Kossovo

Articolo su Kozarski vjesnik di Prijedor

Articolo officina del sorriso 15 ottobre 2012

“Visita del teatro itinerante di Trento”

PERFORMANCE ARTISTICA A LJUBIJA

Il teatro itinerante di Trento in collaborazione con l’Agenzia della democrazia locale di Prijedor ha realizzato la performance artistica Officina del sorriso presso la scuola dell’obbligo „Mladen Stojanovic“ di Ljubija. Il programma è stato seguito con tanto entusiasmo da oltre 100 ragazzi, studenti della scuola.
Sladjana Miljevic, rappresentante dell’Agenzia della democrazia locale, ha detto che il progetto „Officina del sorriso“ si realizza dall’anno 2006 come iniziativa del Teatro per Caso di Nago in collaborazione con l’associazione „Mercurio“ di Riva del Garda. Si tratta di un gruppo di artisti, che, oltre alla recitazione, realizza anche le attività di fotografia, danza, pittura, regia e altri tipi di arte, destinata ai bambini e ai giovani.
„Forse sarebbe stato più visibile e attraente se gli artisti italiani si fossero presentati in piazza principale di Prijedor. Eppure, noi abbiamo scelto Ljubija proprio per offrire ai ragazzi di Ljubija quell’opportunità perchè loro non hanno le possibilità di godersi la vita culturale di Prijedor“, ha aggiunto Sladjana.
Il tour è iniziato il 14 ottobre e durerà fino al 20 novembre e oltre Prijedor, la squadra teatrale si presenterà anche a Kraljevo, Pec/Peja, in Giorgia e in Armenia.
L’obiettivo del progetto è attivare la popolazione locale nel divulgare l’energia positiva attraverso la lingua universale dell’arte, scambio di esperienze, integrazione sociale e creazione di contatti per la realizzazione di eventuali futuri progetti insieme.
Il progetto „Ofifcina del sorriso“ è sostenuto dall’associazione Trentino con i balcani di Trento, Cassa rurale Alto Garda e del Comune di Arco.

Kraljevo

Eh beh, a Kraljevo non piove mai ma oggi sì. D’altra parte verso le 17 il nostro  amico Meteo si annunciava così:
cielo plumbeo a Kraljevo
Allestisci, porta pazienza, incrocia le dita, tutta Positive Youth è alle prese con le casse Montarbo di Mercurio (500 kg l’una), insomma ci siamo: manca solo la clemenza del cielo.
Ma sarà la la lampadina giusta

L’occasione è propizia per una Pivo (è buona la birra qui, sai, come quella ceca, tedesca, o come in Alto Adige che appena superi il confine provinciale diventa subito più buona, ecc). Aspetta aspetta e il diluvio comincia. Due, tre e poi cinquecento gocce al secondo.

Un fuggi fuggi verso i cavi Cannon (si scrive così), ciabatte di ogni tipo, fari e tutto il materiale (siamo bravi) già bell’è impacchettato con i sacchi delle immondizie. Non accenna a diminuire. Dopo due ore smette. Che facciamo?

Tutto pronto a Kralijevo Serbia ma nubi nere all'orizzonte..

Decidiamo di non rischiare di saltare per aria per via dei cavi elettrici, l’acqua che tocca i cavi, ecc. D’altra parte Stefanone non è ancora qui: ci raggiungerà il 26 a Peja/Pec. E così si smonta, e si carica. E ricomincia a piovere… e in fondo è andata così.

Purtroppo Voikan, Elisabeth e il duo Nikola&Nikola e così tutta la Nievskij Prospekt di Kraljevo (come la chiama Laura) non hanno potuto godere del nostro spettacolo. Come si fa? Non so, ci penseremo. Ma domattina partiamo per il Kosovo. La strada è più o meno lunga, l’attesa in dogana, più o meno lunga. E’ tutto un po’ più o meno lungo qui. Anche oggi, per non andare fuori moda, abbiamo allungato l’autostrada di 35 km. Ehhh, mi son sbagliata, tutto qua.

Qui si parte, e l’importante è partire. Sempre.

Ah, per il momento godetevi questo LINK al tracciato fotografico del nostro viaggio su Gmaps. Arrivederci in Kosovo.