Manca un giorno allo spettacolo finale dei ragazzi

Il tempo corre anche qui a Peja, siamo agli sgoccioli dei nostri laboratori, nel vero senso della parola, dato che per i motivi più vari, tra cui la festività musulmana del Bajram, i giorni di workshop sono stati ridotti da sei a quattro. Tutti noi stiamo facendo i miracoli per riuscire a portare in scena un piccolo spettacolo multimediale che vede protagonisti 40 ragazzi e ragazze, con sole otto ore di laboratori alle spalle.
Appunti per lo spettacolo finale
Nel centro giovanile di Peja, attivo dal 2005, oggi un importantissimo punto di riferimento sociale e giovanile per questa città, e dove si alternano oltre 200 ragazzi e ragazze che usufruiscono di diverse proposte di corsi, che vanno dalla danza alle arti marziali e dalla fotografia al teatro, questo pomeriggio si lavora a mille.
Montaggio di video con Sara
Sara, insieme ai suoi sei allievi, è impegnata a montare le riprese realizzate due giorni prima in città; ne escono tre diversi video che raccontano il tema del viaggio attraverso le loro diverse sensibilità, esperienze e punti di vista. Sotto la guida di Sara, si compongono le immagini, i testi, le interviste e, dato che i ragazzi rivelano abilità e capacità inaspettate anche in campo musicale, vengono create delle piccole colonne sonore registrate sul momento e usate poi per accompagnare i loro videoclip.
In viaggio nell' Odeissea di Ulisse
Dalla grande sala di ginnastica si odono urla e passi da elefante; sono i bambini del gruppo teatrale che insieme ad Erica, con l’aiuto di Laura, Liridon e del traduttore Fitim, stanno viaggiando attraverso l’Odissea. Apro la porta e li osservo, sono bambini provenienti dal quartiere periferico di Shtat Shtatorë, alcuni dei quali appartengono alla minoranza etnica egiziana e rom. Mi emoziono a vederli interpretare la figura di Ulisse nel suo viaggio di ritorno verso casa. Lo spettacolo è stato allestito in sole sei ore di lezione tra varie difficoltà, tra cui quella della lingua. Anche Erica, alla fine di questo pomeriggio faticoso ma gratificante dal punto di vista dei risultati raggiunti dal suo gruppo, stringe Laura in un commovente abbraccio e manda baci e sorrisi ai suoi piccoli attori.
In volo laboratorio di acrobazia
Un due tre, un due tre… eh sì, perché sono già tre le palline con cui i ragazzi di Riccardo si alternano negli esercizi di giocoleria… Poi, diablo, salti e movimenti acrobatici. Manca un giorno anche per loro e sicuramente si dovranno allenare questa notte, ma alla fine ce la faranno e ci lasceranno tutti a bocca aperta.
Laura durante laboratorio musica
Il gruppo di musica, diretto da Laura, insieme alla sua inseparabile fisarmonica, è composto da sei ragazzi e tre ragazze, che domani uniranno le loro differenti voci, strumenti e personalità in un’unica armonia. Il gruppo presenta una canzone di antica origine africana, un canone yiddish e una canzone di gioia albanese-kossovara, sulle cui note i ragazzi esploderanno in una vera ovazione.
La musica non ha confini ed è un bell’esempio di unione di culture di tutto il mondo.

A domani quindi. Ci attende una bella sfida, prove generali e spettacolo finale, tutto in un solo pomeriggio, incrociamo le dita!

Sabato pomeriggio a Peja

Finalmente il nostro spettacolo anche a Peja in Kossovo. È sabato, giornata calda con sole e tanta gente che passeggia lungo la promenade del centro della città. È proprio qui che andremo a performare tra qualche ora, aiutati ad allestire il palcoscenico dai molti giovani volontari del centro giovanile “Zoom” di Peja (il luogo in cui svolgiamo i nostri laboratori).

Tante mani fanno finire in fretta il montaggio e quindi sfruttiamo il tempo di attesa per la partenza dello spettacolo gonfiando palloncini per i più piccoli ed inventandoci un improvvisato set fotografico.
Palloncini in piazza a Peija Kossovo

Con grande sorpresa molta gente di passaggio, vecchi con abito tradizionale, famiglie, giovani ragazzi e bambini si prestano per i ritratti, lasciandoci i loro sorrisi.

Saluti da Peija Kossovo 1
Saluti da Peija 2

Allo spettacolo assistono più di cento persone, soprattutto bambini, e alla fine della performance sono in tanti a congratularsi e ringraziare per questa ora di allegria. Nonostante lo stato di salute precario (nausea, raffreddori, febbre e mal di testa) siamo riusciti ancora una volta a regalare sorrisi e leggerezza al pubblico.
Happy children Peija Kossovo

Il Kossovo è lo stato più giovane dell’Europa, con la sua indipendenza proclamata solamente nel febbraio 2008 e riconosciuta da 92 di 193 paesi, tra cui gli USA e la Germania. La maggioranza degli abitanti sono kosovari, con minoranze serbe, bosgnacche, turche ed egiziane. Circa metà della popolazione è sotto ai 25 anni, uno dei segni  più evidenti lasciati dal drammatico conflitto del 1999. Pensate che Peja è stata distrutta all’80%, ma oggi, a12 anni dalla guerra, non c’è una casa che non sia stata ricostruita. Dalla frontiera serbo-kosovara fino in città abbiamo visto quasi solo case nuove o comunque ristrutturate.

La città di Peja il sabato è piena di vita, vi sono locali e ristoranti attraenti da cui si sente ogni tipo di musica moderna europea, le auto sono di produzione recente, vi sono bei negozi e quasi tutti i giovani hanno telefonini dalle ultime versioni.

Ogni tanto passa qualche carretto trainato da un cavallo, un gregge di pecore, e i mendicanti per strada ricordano che qui c’è pure molta povertà.

Il sole tramonta dietro la bellissima catena di montagne “Rugova “ oltre le quali si estende il Montenegro, e ci ricorda ancora una volta la somiglianza fisica di questa terra con il Trentino.

Tutto pronto per lo spettacolo in piazza Peija Kossovo

Peja/Pec

After the rain… c’è da mettere a posto le cose, è tutto bagnato…
Panni stesi al sole dopo il nubifragio di Kralijevo
E quindi, eccoci qua: Peja/Pec ci ha accolto e con uno stuolo di delegazioni di associazioni. Qui siamo alla riunione di coordinamento presieduta dal Tavolo Trentino coi Balcani di ieri mattina.
Incontro ufficiale con Trentino Balcani a Peija
Giusto il tempo di presentarsi, di spendere due parole sull’idea del progetto, e via di corsa ai laboratori che si svolgono attorno al Centro culturale giovanile di Peja/Pec.

Giocoleria:
Laboratorio di giocoleria 1

Musica:
Laboratorio di musica

Video:
Laboratorio di video 1

Gli allievi del teatro sono arrivati dopo due ore, ma sono arrivati, e la soddisfazione di Erica (e di tutti noi) è grande, perchè lavora con i bambini del quartiere multietnico di Shtatë Shtatori. E proprio tra pochi minuti, questo quartiere sarà esplorato con le telecamere dal gruppo 1 del laboratorio video.
Siamo tutti molto felici di come si stanno svolgendo i laboratori, da quello della musica al teatro alla giocoleria, l’entusiasmo dei ragazzi è molto alto e anche quello degli organizzatori… noi stiamo bene, sentiamo di essere sul percorso giusto.

Domani, alle 15.30, è previsto il nostro spettacolo “The trip” nella piazza di Peja/Pec.
So, hear you soon…
Pubblico di strada