Comunicato stampa

Fonte: Ambasciata d’Italia a Tbilisi
Artisti di strada italiani in Georgia per spettacoli e formazione ai giovani profughi

Sabato 3 novembre, alle ore 15.00, presso la Public School 3 di Tserovani, sarà possibile assistere allo spettacolo di strada “The trip”, offerto dagli artisti di Teatro per Caso di Nago (Trento – Italia) nell’ambito del progetto internazionale di volontariato artistico “Officina del Sorriso On the road Italia Armenia 2012”.

Giunti a Tbilisi il 31 ottobre scorso, provenienti dall’Italia via terra, dopo aver realizzato diverse performances e workshops in Bosnia, Serbia e in Kosovo, gli artisti dell’Officina del Sorriso organizzeranno in Georgia attività formative nel campo ludico-creativo (teatro, video, musica e arte circense), specialmente rivolte ai ragazzi profughi di guerra. Le lezioni saranno finalizzate alla realizzazione di uno spettacolo multimediale sul tema del viaggio con gli stessi giovani georgiani, che verrà presentato giovedì 8 novembre, alle ore 18, presso la Public School N.3 di Tserovani.

Informazioni complete in merito al progetto “Officina del Sorriso” sono disponibili alla pagina www.officinadelsorriso.org

Tserovani Refugee Camp
Sosta tè in un autogrill verso Istanbul

Spettacolo finale a Peja

WUFF… è andata. Ce l’abbiamo fatta. Applausi e sorrisi, una platea entusiasta e pure la TV locale a riprendere…
Ma andiamo per ordine.
Incredibilmente puntuali tutti i gruppi dei quattro laboratori realizzati nei giorni scorsi (video, teatro, musica e giocoleria) si presentano alle 13:00 per le prove generali, al cinema Jusuf Gervalla Kino di Peja. Abbiamo poche ore per coordinare e provare lo spettacolo finale, che andrà in scena alle 16:00 con i quaranta allievi coinvolti nel progetto “Officina del Sorriso” in Kosovo.
Erica e Sara si occupano della regia, l’audio, le luci, il coordinamento delle entrate e uscite sul palco. Mentre Laura prova coi suoi ragazzi, che per l’occasione si sono vestiti a festa. Sono le ultimissime prove, ancora non del tutto a ritmo… ma soprattutto si cerca la combinazione tra musica e giocoleria, con Riccardo e i suoi allievi, che pare siano solo tre… Flessibilità fino all’ultimo.
Sara Erica Riccardo e Laura in regia Peja Kosovo
C’è chi ha portato l’amica o un parente, alle 16:10 la sala è quasi piena, più di duecento persone riempiono il Jusuf Kino di Peja.
Lo spettacolo inizia dopo una breve presentazione di Sabrina Lekaj, coordinatrice del centro Zoom. Subito si crea un clima di magica attenzione, mentre si proietta il primo dei tre video sulla città realizzati dai ragazzi. Gli allievi del teatro si esibiscono con grande presenza scenica, suscitando applausi a scena aperta. Quindi la musica dal vivo, le esibizioni di acrobatica e giocoleria, i video: tutto si alterna in una sequenza fluida e scorrevole, per la durata di quarantacinque minuti.
Proiezione dei video spettacolo dei ragazzi a Peja Kosovo-L
Odissea di Ulisse in scena spettacolo finale-L
Acrobazia in scena-L
Riccardo improvvisa un accompagnamento musicale con i tamburisti-L
Sulle note di Xhamadani Vija-Vija (una sorta di inno nazionale, espressione di gioia e coesione), il pubblico scoppia in un boato e il palco si riempie. Sull’onda dell’entusiasmo, tutti i partecipanti ai laboratori risalgono sul palco per godersi l’applauso, improvvisando balli, danze e acrobazie. Per dieci minuti è una grande festa al ritmo dei tamburi e i battiti di mano di chi è rimasto sulle poltroncine di velluto del cinema. Un bel momento in cui ragazzi di varia provenienza sociale, economica e culturale, ballano e si esibiscono insieme in un’unica armonia.
Pubblico standing ovation-L
Ci aspettavamo una situazione speciale, ma l’entusiasmo e il successo della performance hanno sorpreso anche noi.
Tra i saluti e le congratulazioni finali si intrecciano sguardi emozionati e soddisfatti, mentre si registra qualche breve intervista. Il direttore della TV locale Dukajini si è congratulato per il lavoro svolto in questi pochi giorni, riconoscendo le sue qualità a livello artistico, ma anche profondamente umane, di relazione, di comunicazione e integrazione.
E domani andremo ad animare un centro di accoglienza per disabili a Vitomirica, attualmente l’unico presente in Kosovo.

Sabato pomeriggio a Peja

Finalmente il nostro spettacolo anche a Peja in Kossovo. È sabato, giornata calda con sole e tanta gente che passeggia lungo la promenade del centro della città. È proprio qui che andremo a performare tra qualche ora, aiutati ad allestire il palcoscenico dai molti giovani volontari del centro giovanile “Zoom” di Peja (il luogo in cui svolgiamo i nostri laboratori).

Tante mani fanno finire in fretta il montaggio e quindi sfruttiamo il tempo di attesa per la partenza dello spettacolo gonfiando palloncini per i più piccoli ed inventandoci un improvvisato set fotografico.
Palloncini in piazza a Peija Kossovo

Con grande sorpresa molta gente di passaggio, vecchi con abito tradizionale, famiglie, giovani ragazzi e bambini si prestano per i ritratti, lasciandoci i loro sorrisi.

Saluti da Peija Kossovo 1
Saluti da Peija 2

Allo spettacolo assistono più di cento persone, soprattutto bambini, e alla fine della performance sono in tanti a congratularsi e ringraziare per questa ora di allegria. Nonostante lo stato di salute precario (nausea, raffreddori, febbre e mal di testa) siamo riusciti ancora una volta a regalare sorrisi e leggerezza al pubblico.
Happy children Peija Kossovo

Il Kossovo è lo stato più giovane dell’Europa, con la sua indipendenza proclamata solamente nel febbraio 2008 e riconosciuta da 92 di 193 paesi, tra cui gli USA e la Germania. La maggioranza degli abitanti sono kosovari, con minoranze serbe, bosgnacche, turche ed egiziane. Circa metà della popolazione è sotto ai 25 anni, uno dei segni  più evidenti lasciati dal drammatico conflitto del 1999. Pensate che Peja è stata distrutta all’80%, ma oggi, a12 anni dalla guerra, non c’è una casa che non sia stata ricostruita. Dalla frontiera serbo-kosovara fino in città abbiamo visto quasi solo case nuove o comunque ristrutturate.

La città di Peja il sabato è piena di vita, vi sono locali e ristoranti attraenti da cui si sente ogni tipo di musica moderna europea, le auto sono di produzione recente, vi sono bei negozi e quasi tutti i giovani hanno telefonini dalle ultime versioni.

Ogni tanto passa qualche carretto trainato da un cavallo, un gregge di pecore, e i mendicanti per strada ricordano che qui c’è pure molta povertà.

Il sole tramonta dietro la bellissima catena di montagne “Rugova “ oltre le quali si estende il Montenegro, e ci ricorda ancora una volta la somiglianza fisica di questa terra con il Trentino.

Tutto pronto per lo spettacolo in piazza Peija Kossovo